Viaggio e memoria, The World When You Were My Age

Esiste un rapporto profondo che lega viaggio e memoria, un universo immaginifico di sensi ed esperienze che il tempo lentamente sbiadisce fino a rendere i ricordi rarefatti ed irreali. Eppure così profondamente segnanti nella formazione individuale.
The World When You Were My Age è un film-documentario di viaggio, sincero come pochi: un diario di un viaggio che è già stato, 50 anni prima. Raccontato dall’ormai quasi ottantenne Jiro, attraverso un dialogo padre-figlia (la regista Aya Koretzky), in cui si rispolverano foto, cimeli, e il vecchio diario di quel viaggio che dall’agosto del 1970 fino al luglio del 1971 ha cambiato la vita di Jiro.
Attraverso Russia, Europa, Nord Africa e Stati Uniti, fino a quella lunga e significativa parentesi del “sud”, nell’Europa meridionale e nel bacino del Mediterraneo tra Portogallo, Italia, Grecia, Spagna, Marocco, Tunisia, Ex-Jugoslavia, Turchia e Siria.
Un documento senza alcun ricorso auto-celebrativo, che attraverso l’artificio della memoria rivela con tenerezza ed estrema delicatezza tutta la potenza formativa e culturale del viaggio, in termini di emancipazione, crescita, consapevolezza individuale e globale.
Sentire il pianeta per capire il proprio giardino.
Un spaccato degli anni ’70, intimo e avulso da istanze storiciste, prima dell’avvento del turismo 2.0; e insieme uno spaccato anche della nostra cultura europea indissolubilmente legata a quella del Mediterraneo, vista dagli occhi di un giovane trentenne giapponese, nell’anno della clamorosa morte di Yukio Mishima